Associazione ‘P. Giovanni Botterelli – Onlus’
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La nostra missione
Perdere una persona cara è un’esperienza molto dolorosa. Se però proviamo a leggere gli eventi della nostra vita con un pizzico di Fede e cerchiamo di comprendere come Dio si manifesti in quell’evento, sicuramente avvertiremo la forza confortante della speranza cristiana.
Il primo dicembre del 2012, un sacerdote “scarso”, che non aveva mai fatto rumore, né si era mai messo in evidenza e né mai era andato in ricerca dei consensi, abbandona la vita terrena per rinascere al Cielo, riuscendo a commuovere un intero paese e migliaia di altre persone.
Quanti lo conobbero hanno potuto assaporare la sua umiltà, hanno potuto rinvenire l’agire silenzioso e misericordioso del Buon Dio, che per mezzo del Suo ministro, ha operato le opere di carità incidendo nella quotidianità dell’uomo dove dolori, afflizioni e necessità commuovono il cuore del Padre.
L’opera caritatevole, nelle rare volte che non poteva arrecare aiuto materiale, diveniva ascolto accogliente, opera seria di riconoscimento dell’umana dignità dei figli di Dio.
Per continuare la missione di Padre Giovanni non è stato facile riuscire a comprendere cosa, come e quando fare. Ma, come il mosto ha bisogno di fermentare nel buio e nel silenzio per diventare un buon vino, così le opere di Colui che tutto può hanno bisogno di essere meditate per riuscire a portare frutto.
A distanza di poco più un anno da quel giorno di dolente distacco affettivo, un gruppo di amici di quel sacerdote “scarso” decide di costituire un’associazione benefica per non disperdere i semi che la carità operante di Padre Giovanni aveva saputo far germogliare nella comunità pozzallese: è nata così l’Associazione “Padre Giovanni Botterelli”.
Sulle orme di Padre Giovanni, si è voluto andare aldilà del semplice ricordo, attingendo alla sua opera di umile servo di Dio, di cui fa fede il suo testamento spirituale:
“Ringrazio Dio per la vita, la fede e il dono del Sacerdozio, che spero di aver vissuto nella fedeltà. Non ho voluto fare male o offendere mai alcuno. Ringrazio la Chiesa locale ed il popolo di Dio che mi ha seguito nella malattia. Ringrazio i vescovi Nicolosi, Malandrino e Crociata e l’attuale Vescovo della Chiesa di Noto, Staglianò. Il Signore guidi la comunità di Santa Maria di Portosalvo. Siate uniti nel cammino come già avete fatto. Ringrazio chi mi ha assistito nella malattia, dalla mattina alla sera. Ringrazio la mia famiglia ed i miei genitori per tutto il bene che mi hanno fatto. Grazie alla Vergine Lauretana, Vergine della casa di Gesù”
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Sabato 19 Marzo 2016
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